Cos’è l’E-Commerce e Come funziona

Una panoramica completa su cos’è l’e-commerce, dalla sua definizione ai diversi tipi di vendite online.

E-commerce: una definizione

E-commerce, abbreviazione di electronic commerce, è l’acquisto e la vendita di beni o servizi via Internet. È una forma di commercio che include anche rapporti con fornitori per acquisti, gestione logistica e packaging, nonché assistenza al cliente.

Le opportunità della vendita online

Le vendite online stanno vivendo un’esplosione di crescita rispetto al tradizionale canale offline, grazie all’aumento della domanda e all’apertura sempre maggiore delle persone all’acquisto online. L’e-commerce in Italia, storicamente in ritardo rispetto ad altri paesi del Nord Europa, sta vivendo un periodo di forte accelerazione, generando opportunità significative per coloro che decidono di investire in questo settore.

L’opportunità per le realtà offline che decidono di aprirsi all’e-commerce è senz’altro quella di allargare il proprio mercato di riferimento, creando nuove opportunità di business. Un altro vantaggio significativo è rappresentato dai costi di investimento iniziali, inferiori rispetto ad un’attività offline. L’e-commerce, in fase di startup, ha una scalabilità notevolmente superiore; prima di iniziare a investire sulla logistica e sull’IT, è possibile cominciare a testare i propri prodotti sui marketplace di terze parti e poi investire gradualmente su una piattaforma e-commerce.

I trend delle vendite online in Italia nei principali settori

L’e-commerce in Italia ha registrato una crescita costante negli ultimi 15 anni. Il 2020 è stato un anno di svolta, con la diffusione del coronavirus che ha avuto un forte impatto sulle abitudini di acquisto degli italiani. Molti hanno sperimentato per la prima volta l’esperienza di acquisto online, mentre altri hanno semplicemente aumentato la frequenza degli acquisti online sui principali marketplace o su siti di e-commerce verticali.

Secondo una ricerca della Casaleggio Associati, questa è la ripartizione del fatturato e-commerce in Italia per mercato nel 2019:

  • Tempo libero: 42,7% (+21% rispetto al 2018)
  • Turismo: 25,6% (+7% rispetto al 2018)
  • Centri commerciali: 15,5% (+25 % rispetto al 2018)
  • Assicurazioni: 4,6% (+4% rispetto al 2018)
  • Elettronica di consumo: 3,3% (+17% rispetto al 2018)
  • Alimentare: 3,1% (+19% rispetto al 2018)
  • Moda: 2,1% (+16% rispetto al 2018)
  • Editoria: 1,8% (+11% rispetto al 2018)
  • Casa e arredamento: 0,9% (+25% rispetto al 2018)
  • Salute e bellezza: 0,4% (+27% rispetto al 2018)

Principali tipologie di e-commerce e le opportunità dell’omnichannel

Ci sono tre tipi principali di e-commerce:

  • E-commerce B2C
  • E-commerce C2C
  • E-commerce B2B

Nel modello B2C, un commerciante offre beni o servizi a un acquirente privato. Nel modello C2C, il processo di vendita/acquisto online avviene tra privati, con la piattaforma di e-commerce che funge da intermediario. Nel modello B2B, la vendita/acquisto online avviene tra aziende o professionisti.

Un altro scenario interessante è quello dell’omnicanalità. L’esplosione del commercio elettronico non significa necessariamente la fine dei negozi fisici. Ci sono sempre più esempi di realtà e-commerce che hanno deciso di aprire punti vendita fisici per avere un contatto diretto con i propri clienti. Inoltre, il web è sempre più un luogo dove gli utenti prendono decisioni di acquisto, quindi una presenza online efficace può agevolare il percorso del cliente.

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Principali modelli di business dell’e-commerce: Inventario vs Dropshipping

Ci sono due modelli principali di business che sono comunemente usati nell’e-commerce: l’inventario e il dropshipping.

Inventario: in questo modello, il venditore acquista i prodotti in anticipo, li immagazzina in un magazzino, quindi li vende direttamente ai clienti. L’immagazzinamento dei prodotti permette al venditore di spedire gli articoli immediatamente dopo che un cliente ha effettuato un ordine. Tuttavia, questo modello presenta alcuni rischi. Per esempio, se il venditore acquista un gran numero di prodotti che non riesce a vendere, potrebbe perdere molto denaro. Inoltre, il mantenimento di un magazzino può comportare costi significativi.

Dropshipping: nel modello di dropshipping, il venditore non immagazzina fisicamente i prodotti. Invece, quando un cliente effettua un ordine, il venditore acquista il prodotto da un terzo fornitore che poi spedisce il prodotto direttamente al cliente. Il vantaggio di questo modello è che il venditore non deve preoccuparsi dell’immagazzinamento dei prodotti o del rischio di acquistare troppi prodotti invenduti. Tuttavia, il dropshipping può comportare tempi di consegna più lunghi e meno controllo sulla qualità dei prodotti.

Entrambi i modelli hanno i loro vantaggi e svantaggi, quindi la scelta tra i due dipenderà dalle specifiche esigenze e capacità del venditore. Una scelta comune per i nuovi imprenditori è iniziare con il dropshipping, in quanto presenta un rischio finanziario più basso, per poi passare all’inventario una volta che il business si è stabilizzato e ampliato.

Un altro modello che si è sviluppato negli ultimi anni è il modello di marketplace, in cui una piattaforma come Amazon o eBay consente a diversi venditori di elencare i loro prodotti sul loro sito. Questo modello combina aspetti sia dell’inventario che del dropshipping.

Nell’era digitale di oggi, è essenziale per le aziende capire come funzionano questi modelli di business e-commerce e quale sia il più adatto a loro. Le strategie di business ben pensate e informate possono aiutare un’azienda a navigare con successo nel mondo dell’e-commerce e a raggiungere il successo nel lungo termine.

Scegliere la piattaforma per il tuo e-commerce: Open Source vs Saas

Una decisione fondamentale per qualsiasi nuovo e-commerce è la selezione della piattaforma giusta. Ci sono principalmente due categorie di piattaforme e-commerce: Open Source (o CMS) e SAAS (Software as a Service).

Piattaforme Open Source (o CMS): Queste piattaforme offrono l’accesso al codice sorgente, consentendo agli utenti di studiarlo e aggiungere nuove funzionalità al nucleo di base. Non sono presenti costi di licenza e l’hosting può essere personalizzato secondo le esigenze dell’utente. Tuttavia, il principale svantaggio è la necessità di competenze tecniche avanzate per il setup della piattaforma e per le successive implementazioni. Alcune delle piattaforme Open Source più popolari includono Magento, Prestashop, WooCommerce, Drupal Commerce e Zen Cart.

Piattaforme SAAS (Software as a Service): Queste piattaforme offrono soluzioni pronte per l’uso e completamente online, eliminando la necessità di competenze tecniche iniziali. L’hosting è spesso incluso nei costi di licenza. Tuttavia, la disponibilità limitata di integrazioni e i costi di licenza potenzialmente elevati per le soluzioni enterprise possono essere dei limiti. Alcuni esempi di queste piattaforme includono Shopify, BigCommerce, Volusion e Storeden, una soluzione italiana.

Principali gateway di pagamento per l’e-commerce

PayPal è uno dei gateway di pagamento più diffusi per gli store online, sebbene abbia i costi di commissione più elevati (3,4% + 0,35 € per i commercianti online con un fatturato fino a 2.500 €). Stripe offre costi di commissione più bassi e può essere facilmente integrato con piattaforme e-commerce come Magento, Prestashop e WooCommerce. Satispay è un sistema di pagamento innovativo che utilizza un’app dedicata collegata al proprio conto bancario, permettendo agli utenti di impostare un limite di spesa mensile e offrendo un sistema di cashback sugli acquisti.

Infrastruttura tecnologica per l’e-commerce

L’infrastruttura tecnologica è fondamentale per la crescita di un e-commerce. L’hosting provider deve essere in grado di offrire risorse scalabili e tecnologia avanzata che possa sostenere la crescita dello store online. Soluzioni dedicate, come i server dedicati o i server VPS, offrono performance nettamente superiori rispetto ai piani di hosting condivisi più economici.

Promuovere l’e-commerce: quali canali digitali utilizzare?

L’impresa e-commerce deve definire quali canali digitali utilizzare per promuovere il proprio brand, prodotti o servizi, in base al proprio budget. Le principali attività di promozione online includono il SEM (Search Engine Marketing), il Social Media Marketing, l’uso di comparatori di prezzo, l’email marketing e l’affiliation marketing.

Principali figure coinvolte in un progetto di e-commerce

Le figure chiave di un progetto e-commerce includono l’online store manager, l’e-commerce specialist o e-commerce manager, gli addetti alla logistica e gli addetti al customer care. Mentre i team interni di un’impresa e-commerce sono solitamente piccoli durante la fase di avvio, molte aziende scelgono di esternalizzare la gestione dell’infrastruttura tecnica, il marketing e il data entry, iniziando poi a internalizzare man mano che l’azienda cresce.

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